“Li morti in Genova sono più di 60 e
 meno di 70 milla e quelli dei suburbii cira 4000. In S;Per d’Arena e 
Cornigliano più di 6000. Nella valle di Polcevera non giungono a 4000. 
Quelli di Sestri e delle sue Ville eccedono di poco, 5000. Quelli di 
Pegli, Prà, Voltri, Voraggine e Savona, non sono in tutto 2000. Quelli 
di Recco con le sue Ville sono 1016. Quelli di Chiavari con i suoi 
borghi non giungono a 2000”. 
  
(P. Antero Maria di S. Bonaventura)
 
“Considerato etiam prima d’ora la protezione attenuto e tiene del 
presente luogo la SS. Vergine Maria del Monte Allegro, e tante e sì 
innumerevoli gratie avute da essa, quale da 100 anni in qua, che sono 
trascorsi li 2 luglio passato che si è ritrovata in quell’avventurato 
monte, ha con così evidente miracolo conservato intatto questo luogo da 
ogni avversità, massima di contagio di peste, dal quale al presente, 
siccome altre volte è stato da per tutto circondato… cosa veramente di 
gran speculazione et evidente miracolo…”.
 
(Frammento dell’atto che il Notaio cancelliere del Comune, Bartolomeo Costaguta redige in Rapallo il 29 agosto 1657)