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giovedì 20 giugno 2013

Tra tradizione e magia. Il Solstizio d'Estate e San Giovanni...

E' questo il giorno del Matrimonio tra Cielo e Terra. 

Il giorno del  Solstizio d'Estate 21 Giugno il Sole raggiunge il punto più alto della sua corsa in Cielo, quindi è il giorno più lungo dell'anno. Dal giorno 23 le giornate cominceranno ad accorciarsi.

Tra la notte del Solstizio e la notte di San Giovanni raccogliete i malli delle Noci per fare il nocino e le erbe medicinali che durante l'anno, soprattutto l'Inverno vi saranno amiche.

La vigilia del giorno di San Giovanni ricordate di lasciare fuori dalla finestra una brocca piena d'acqua senza tappo, al mattino con la vostra famiglia ne berrete un bicchiere ciascuno e da questa sarete benedetti e protetti.

In queste notti stendete il bucato in modo tale che prenda la rugiada perchè questa lo preserverà dai tarli.
Ricordate di non irrigare l'orto e i campi, la rugiada provvederà a farlo, ma solo la notte di San Giovanni.

Le donne che vogliono dei figli si rechino in un campo all'alba del 21 e del 24 Giugno, si sdraino sull'erba bagnata dalla rugiada in modo tale che questa le renda fertili.
Raccogliete l'acqua di San Giovanni perchè vi possiate bagnare gli occhi in caso di malattie come congiuntivite etc...

La notte del Solstizio e la notte di San Giovanni si accendono i falò dove si bruciano i rottami e tutto ciò che è legno vecchio, nei paesi si fa a gara per chi accende più falò e chi manda ( buon auspicio ) più in alto le fiamme.

Ricordate che la vostra pazienza in queste notti ( soprattutto la notte di San Giovanni ) verrà premiata dagli gnomi. Infatti chi di voi avrà la perseveranza di non addormentarsi e di vegliare una pianta di Felce in un bosco la vedrà fiorire e li potrà scavare per trovare il tesoro degli gnomi.

Nella notte del Solstizio gli animali vengono fatti uscire dalle stalle e portati a fare il bagno di rugiada, per far si che non si ammalino e in modo tale che le vacche possano avere più latte durante l'anno.

Balli e giochi in queste notti sono di casa e nell' entroterra ligure ancora si sentono echeggiare i suoni dei corni che attraversano il bosco.

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