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lunedì 25 agosto 2014

Considerazioni.


Chissà quanti sopravvivrebbero se catapultati di punto in bianco nell'oscuro medioevo.

Me lo sono chiesta molte volte. La domanda mi sopraffaceva, leggendo vari discorsi sulla vita e su tutto ciò che ne girava attorno in questo periodo.

Quel che mi chiedo è se chi si reputa "figlio della natura" sappia anche solo vagamente, che cosa significasse vivere e sopravvivere nei paesi (magari arroccati su pendii) nei secoli passati.
Nessuno certo aveva la macchina, comoda, magari con catene durante il periodo invernale, non aveva la calderina con caloriferi annessi per scaldarsi durante il lungo inverno. Non aveva il supermercato sotto casa per comperare ciò "che manca".

Qualcuno provi, anche solo per un secondo, a pensare cosa volesse dire ammalarsi durante il rigido inverno, non avere il medico pronto e la farmacia con le dovute medicine preconfezionate.

Ora. Ho cominciato con un discorso, forse vago, per arrivare a parlare di una cosa che sinceramente mi sta molto a cuore.

La vita contadina e le donne che molti continuano a chiamare streghe.

Fino ai primi del '900 la vita nei paesini era molto difficile. Si mangiava ciò che si coltivava, se un anno vi era siccità e le colture morivano, si mangiava carne salata ed essiccata e quel poco di "forte" che dava la terra. Radici, patate, a volte la polenta bianca o di farina di ceci.

Pensate quindi che cosa provocava quella vita così aspra, così dura, così dolorosa.

Sicuramente difficoltà nel sopravvivere. Difficoltà nel vivere, nel mettere al mondo nuova vita e nel venire al mondo.

Non si conosceva la contraccezione.

La vita delle donne trascorreva tra casa, figli, campi e numerose gravidanze.
L'analfabetismo era al primo posto. Le scuole non esistevano. I bambini venivano svezzati ed andavano nei campi con i genitori. Quando l'età era giusta per sopravvivere da soli, venivano mandati a seguire gli animali all'alpeggio.

Le donne che non si sposavano entravano in convento e quelle che rimanevano sole per scelta erano considerate "strane".

Anche se analfabete, molte donne, sapevano riconoscere erbe e piante. Curavano, aiutavano i molti che, durante la malattia, affidavano la propria vita a loro. Sappiate che un tempo si moriva anche per una semplice febbre.

Queste erano le donne che vennero accusate di stregoneria. 

Non pensiate che vi fosse solo l'inquisizione che colpiva tali personaggi. In molti paesi se avveniva una carestia la prima ad essere accusata di maleficio era la donna sola, vedova magari, che viveva al limitare delle mura del paese.

All'archivio di stato di Genova (esistono anche gli archivi non solo Wikipedia) si trovano interi plichi di documentazioni riguardanti questi fatti e, dalle domande che venivano poste a tali persone, si denota un richiamo al folklore alla cultualità verso antichi miti del passato. 

Effetti della superstizione.

Quello delle streghe fu un effetto dell'ignoranza della superstizione del "non razionale" che ha segnato con il sangue varie epoche.

Basta azionare il cervello per un secondo e pensare all'etimologia delle parole (se qualcuno non sa che cosa voglia dire etimologia, apra pure un vocabolario).

La parola strega in italiano si ricollega alla parola Strix (latino) dal significato suggestivo "uccello notturno" "strige-barbagianni", dal francese sorcière dal latino sortilega (coloro che traevano la sorte).
Dall'inglese witch-wizard dal sassone wicce (saggio) dal latino saga.
In tedesco Hexe (saggio).

Questo perchè l'uomo aveva paura dell'oscurità dell'ignoto, di tutto ciò che non era visibile e tangibile.

La strega quindi, non è un "fenomeno da baraccone" da tirare fuori per farsi grandi come il coniglio dal cilindro.

La strega non era la donna che praticava la magia (attraverso cerchi di fuoco, d'aria, d'acqua) non era la donna che volava sulla scopa, sul caprone.

La strega non era la donna che attraverso le pietre leggeva il futuro.

La strega era la contadina.

O meglio. La contadina, che coltivava, partoriva, rimaneva vedova, non si sposava era "la strega"!

Se scrivete libri che parlano di stregoneria (così viene chiamata) prima, fatemi un favore. 
Documentatevi! Perchè le donne, gli uomini ed a volte anche i bambini che sono morti per mera superstizione si rivoltano nelle tombe, anche se aimè nelle tombe non son più.



Monica



L'immagine è presa da questo sito:









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