(I)
Il giorno del Solstizio d'Estate, 21 Giugno, il Sole raggiunge il punto più alto della sua corsa in cielo. E' questo, infatti, il giorno più lungo dell'anno. Dal giorno 23 le giornate cominceranno ad accorciarsi.
Tra la notte del Solstizio e la notte di San Giovanni si raccolgano i malli delle Noci per fare il nocino e le erbe medicinali che durante l'anno, soprattutto in Inverno si renderanno amiche.
La vigilia del giorno di San Giovanni si lasci fuori dalla finestra una brocca piena d'acqua senza tappo, al mattino ogni membro della famiglia ne berrà un bicchiere. Questa è l'acqua benedetta dal Solstizio e dal santo quindi acqua portentosa che guarisce e protegge. La si dovrà bere in ordine di età, dal più anziano della famiglia al più giovane.
In queste notti andrà steso il bucato in modo tale che prenda la rugiada perché questa lo preserverà dai tarli.
Si ricordi di non irrigare l'orto e i campi, la rugiada provvederà a farlo, ma solo la notte di San Giovanni.
Le donne che vogliono dei figli si rechino in un campo all'alba del 21 e del 24 Giugno, si sdraino sull'erba bagnata dalla rugiada in modo tale che questa le renda fertili.
Nelle notti del Solstizio e di San Giovanni si accendono, ancora in questi tempi, i falò dove si bruciano i rottami e tutto ciò che è legno vecchio, nei paesi si fa a gara per chi accende più falò e chi manda (buon auspicio) più in alto le fiamme.
Nelle notti del Solstizio e di San Giovanni si accendono, ancora in questi tempi, i falò dove si bruciano i rottami e tutto ciò che è legno vecchio, nei paesi si fa a gara per chi accende più falò e chi manda (buon auspicio) più in alto le fiamme.
(II)
Si ricordi che la pazienza in queste notti (soprattutto la notte di San Giovanni) verrà premiata dagli gnomi. Infatti chi avrà la perseveranza di non addormentarsi e di vegliare una pianta di Felce, in un bosco, la vedrà fiorire e li potrà scavare per trovare il tesoro degli gnomi.
Nella notte del Solstizio gli animali vengono fatti uscire dalle stalle e portati a fare il bagno di rugiada, per far si che non si ammalino e in modo tale che le vacche possano avere più latte durante l'anno.
(III)
Balli e giochi in queste notti sono di casa e nell'entroterra ligure ancora si sentono echeggiare i suoni dei corni e dei campanacci che attraversano il bosco.
Immagini:
(I) Ortensia (fiore). Il fiore di questa pianta viene ancora oggi raccolto la sera i san Giovanni e fatto essiccare viene lasciato dietro l'uscio di casa come protezione.
(II) La Felce, protagonista assoluta in queste notti.
(III) Il campanaccio (per le mucche) appartenuto al padre del mio bisnonno. Con questo e alcuni campanellini nella notte del Solstizio d'Estate si faceva "Demùa" per il paese
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