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venerdì 13 settembre 2013

Differenze tra Strega, Fata e Fuìnna nella tradizione ligure.


La tradizione ligure parla di tre figure "magiche":  la Strega le Fata e la Fuìnna.

Si parla delle differenze tra Strega e Fata, dicendo, in realtà, che sono le facce della stessa medaglia.
La prima è sensuale e femminile la seconda eterea e delicata. La terza, la Fuìnna è una figura a parte.


Molto, forse, c'è di vero ma vediamo di analizzare queste figure da vicino.....

La Strega è colei/lui che fa suoi tutti gli elementi naturali, vive con la Natura, se ne serve. La Strega senza Madre Natura non sarebbe tale.

Sempre secondo la tradizione la Strega è tale fin dalla nascita, diciamo per legamento familiare. Nasce settimina, in un giorno particolare (come Martedì o Venerdì, la vigilia di Natale o nei giorni 17, 13), addirittura con la camicia (placenta che copre il corpo alla nascita).
Sembra anche possa ricevere "il Soffio" da una  Strega oramai in fin di vita.

I segni che le distinguono dalle "donne comuni" sono nèi rossi o neri, che formano disegni sul corpo o macchie della pelle, ad esempio sotto le piante dei piedi.

La Strega ammalia con lo sguardo, secondo la tradizione può rendere sterili le donne e gli animali, può stregare i bambini non battezzati, addirittura ammaliare i loro piccoli vestiti lasciati stesi fuori casa dopo l'ave Maria serotina, può rendere impotente l'uomo o renderlo "uomo" solo con il tocco o con lo sguardo. Può portare pioggia grandine e temporali attraverso il controllo degli elementi...
Questa in poche righe è la Strega, secondo la tradizione popolare perpetrata nei secoli.

La Fata, al contrario,  sempre secondo la tradizione popolare è un essere etereo, una donna/uomo dal buon carattere, mansueto e allegro. Sembra che una vera Fata non riesca a reggere per molto tempo lo sguardo di una Strega,.difatti si dice, avverta un tremore sotto i piedi, alla vista di questa, e forti dolori al solo tocco.

E' una figura buona, con poteri racchiusi dentro se, vive negli alberi o nei campi aperti, d'Estate vicino ai covoni di fieno e nei pressi di cascate e laghetti.
Aiuta le donne e gli animali  durante il parto, tanto che nei paesini viene invocata la Fata della casa, cioè colei che dimora e protegge l'abitazione.

Sembra che le fate facciano visita alle case nuove, o comunque si rechino nelle case appena abitate lasciando in dono alle persone forcine, pane e stoffe (candide) con fili colorati.

La Fata nell'immaginario collettivo e' sempre buona, a differenza della Strega, ma questo non corrisponde a verità..

Molte dicerie campagnole raccontano di Fate diventate esseri crudeli perchè tradite dall'uomo....
Fate che avrebbero ucciso animali, tolto il latte alle mucche, addirittura avrebbero ucciso bambini e vitelli durante il parto....

A volte la Fata può invaghirsi di un uomo e diventare cattiva dopo il rifiuto di questo.

Si parla di Fata e Strega sempre al femminile ma queste figure possono essere anche maschili. Per la Fata è cosa più rara ma non impossibile.

La Fata nasce tale, sempre per ereditarietà, ma con caratteristiche differenti dalla Strega, nasce legata al "filo".

Si narra, nel paese natale di nonna, che una bimba nacque con il grano in testa. Oggi si usa dire "quella bimba dai capelli color grano", ebbene questa creatura, alla nascita, non aveva capelli ma aveva una spiga di grano. Questa subito dopo la nascita cadde e cominciarono a spuntare i capelli fini dei bambini. Ovviamente era una Fata!
La Fata per essere tale deve nascere con un "simbolo" dorato....un filo, un capello, un neo...un qualche cosa che riporti al colore dell'oro.

La Fuìnna è ancora diversa, se possibile.

E' una figura che si trova in pochi paesini della Liguria. Temuta e rispettata dai popolani, è una maga che cura chi risulta ammaliato, abbasurato e Imbruggiou (imbrogliato).

Le differenze sono molte tra paese e paese. Sembra che anche la Fuìnna nasca per ereditarietà, ma a volte, sembra, lo si possa diventare.

C'è una piccola foa che gira nel paese che ha dato i natali a mio papà, che più o meno dice questo:

Una sera una ragazza del paese, una bella ragazza, ammirata e invidiata da molte donne si recò con il proprio mulo nel paese accanto (dista due km dal paese di papà). Durante il viaggio scoppiò, sembra, un temporale, con una vasta "pioggia" di fulmini. 
La ragazza non riuscendo a trovar riparo, mise il mulo sotto un piccolo ponte in pietra e, subito prima che vi andasse anche lei un fulmine la colpì.
Non le fece nulla, ma sembra, le portò il dono del "curare" l'imbroggiu.
Nel paese ovviamente è severamente vietato contraddire le fòe degli anziani.

Non sapremo mai se la storia corrisponde o no a verità ma è comunque molto affascinante pensare che possa essere storia vera.


Fonte:

L'immagine "A Fairy Song, from ‘A Midsummer Night’s Dream’ 1908, Arthur Rackham".

Ringrazio il Bardo Gianni.



2 commenti:

  1. hai sentito parlare, da qualche parte, del libro in cui vengono iscritte le fate alla nascita? E l'apertura delle streghe?
    E il fatto che invece le fate nascano già aperte?
    E' una cosa, forse un rituale, che fanno le streghe, ma ci vuole una strega o uno stregone già aperto che te lo fa. Non so in cosa consiste la procedura,probabilmente è diffusa solo nel sud Italia, ma serve a farti vedere dove va l'energia quando l'indirizzi e forse a vedere le entità.
    Spesso chi ti apre ti dona parte dei suoi doni o una roba simile
    ad alcune anche una delle entità che lo/la accompagnano.

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    1. Io personalmente no....ma provero' a chiedere su in paese. Magari qualche cosa uscira'.....chissà!

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