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venerdì 12 aprile 2013

Tra tradizione e magia. Uovo bianco, uovo nero...

" Ovu de gianca,
  Ovu de nea.
  Ovu te stanca..."

La tradizione ligure in fatto di magia nera e magia bianca, il più delle volte si avvaleva di tutto ciò che Madre Natura regalava ai suoi figli. 
Le piante, i fiori, la terra stessa erano parte integrante di quella che come abbiamo già detto in altre sedi amiamo chiamare " magia agraria ".

In particolare vi era un rito che, secondo le sagge popolane, dava i suoi frutti durante la Luna calante...

Cominciamo parlando dell'uovo, primo " ingrediente " per questa che in paese chiamavano fattura.
Come sappiamo l'uovo è vita, l'uovo è vivo.

E proprio un uovo di gallina bianca o nera,veniva usato per questo rito, covato durante la Luna calante, conservato in un cesto fuori dalla finestra fino alla Luna nera e poi, dopo vari " Basueli " bucato in cima ed in fondo, bagnato con l'olio e messo nella terra fino alla prima falce di Luna. Disotterrato, veniva rotto ed esaminato. Se l'interno era marcio la persona in questione aveva contratto malattia, se era ancora sano la persona aveva ancora tempo per la malattia ma se all'interno non si trovava più nulla, la persona era aimè o per fortuna passata a migliore o peggiore vita. 

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