Parlare di Paganini, parlare del Maestro Niccolò Paganini non è mai facile. Non lo è per i biografi, figuriamoci per me.
Volevo però augurargli buon compleanno scrivendo due righe che lo descrivessero
Nacque a Genova il 27 Ottobre del 1784 da Antonio Paganini e Teresa Paganini, nel quartiere di Via Madre di Dio, in vico della Gatta Mora, adiacente a vico dei Lanaiuoli in una delle parti di Genova più affascinanti e suggestive che, purtroppo, non esistono più.
Suo padre che suonava il violino gliene regalò uno che lui cominciò a studiare ed a suonare fin da molto giovane.
Si ritrovò ben presto a suonare in Italia, in Austria, in Francia, in Inghilterra ed in Germania.
Il suo comportamento sopra le righe, fatto di eccessi e bizzarrie lo portò a divenire il "dannato" del violino.
Sembra che Niccolò appena dodicenne, in piena notte, si fosse recato nella casa milanese di Alessandro Rolla (uno dei musicisti più famosi ed importanti in Italia). per fargli ascoltare un brano da lui composto. Rolla ne rimase affascinato.
In
molti giuravano di averlo visto suonare con il Diavolo in persona
La vita
di Niccolò fu costellata, da episodi alquanto strani.
Il
suo viso ed i suoi eccessi non l’aiutavano a smentire le dicerie
che lo riguardavano
I lunghi capelli scuri, lo sguardo penetrante, il pallore della carnagione il naso prominente ne facevano
un aspetto quasi “vampiresco”, dato anche dal fatto che Paganini
vestiva sempre e solo di nero.
Si diffuse presto la voce secondo cui
Niccolò e il Diavolo fossero legati da un patto. Sembra addirittura
che il suo violino fosse stato costruito a quattro mani, da lui e dal Demonio
Altra
diceria riguarda il famoso Trillo del Diavolo di Giuseppe Tartini.
Sembra che questa musica. fosse stata dettata in sogno a Tartini dallo
stesso Lucifero Si
dice che se suonato dalle mani e dal violino di Paganini, causasse
sempre, nella stanza dove veniva suonato, dei movimenti dati da ombre.
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