" In Herbis salus "
Altea (Althea officinalis)
Parti utilizzate : le foglie possono essere raccolte dopo la fioritura, in Estate. Le radici in Autunno.
Indicazioni: infiammazioni digestive, respiratorie ed urinarie; ulcere,
indigestioni; tosse secca, raucedine, mal di gola, bronchite; cistite;
punture d'insetti, scottature, bruciature, eruzioni cutanee. E' un
antidolorifico.
Detta anche Malvone, il nome deriva dal greco "Althaino" che significa "guarire".
Gli antichi greci si servivano dell'Altea per guarire ulcere e ferite. Nell'antica Roma, un piatto di Altea era considerato una raffinata ghiottoneria e Plinio il Vecchio era convinto che un cucchiaino di codesta pianta preso al mattino immunizzasse da qualsiasi malattia per tutta la giornata.
I medici arabi si servivano dell'Altea per curare le infiammazioni, mentre Carlo Magno decretò che la pianta venisse coltivata in tutti i giardini del suo impero.
Gli antichi greci si servivano dell'Altea per guarire ulcere e ferite. Nell'antica Roma, un piatto di Altea era considerato una raffinata ghiottoneria e Plinio il Vecchio era convinto che un cucchiaino di codesta pianta preso al mattino immunizzasse da qualsiasi malattia per tutta la giornata.
I medici arabi si servivano dell'Altea per curare le infiammazioni, mentre Carlo Magno decretò che la pianta venisse coltivata in tutti i giardini del suo impero.
La radice di Altea si
fa macerare in acqua fredda per una notte intera, poi si assume un
cucchiaio della soluzione ottenuta, leggermente scaldata e filtrata.
L'infuso si prepara versando una tazza di acqua calda (ma non bollente) su due cucchiaini di foglie essiccate e lasciando riposare per 10 minuti: serve per impacchi da applicare sulle ferite e come colluttorio, ma viene anche bevuto come tisana, non zuccherata, in caso di disturbi gastrointestinali.
L'infuso si prepara versando una tazza di acqua calda (ma non bollente) su due cucchiaini di foglie essiccate e lasciando riposare per 10 minuti: serve per impacchi da applicare sulle ferite e come colluttorio, ma viene anche bevuto come tisana, non zuccherata, in caso di disturbi gastrointestinali.
NB: come tutte le erbe mucillaginose non deve mai essere bollita o cotta!
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