Durante alcune notti, (28 Ottobre, san Giuda, 11 Novembre, san Martino, 2 Dicembre, santa Bibiana, 2 Febbraio Candelora, santa Brigida), secondo antiche dicerie, sicuramente legate a riti pagani poi cristianizzati, il nostro mondo e quello delle "creature invisibili" si incontrerebbero.
Le nebbie si assottiglierebbero, rendendo per alcuni di noi più facile l'avvistamento di tali creature..
Mia nonna in queste notti prendeva un filo di lana non tinto, ed incamminandosi nel bosco vicino a casa si fermava sotto ad un albero cominciando il suo rito.
L'albero in questione era (ed è ancora) il grande "Albero delle Fate" un Castagno che pare abbia superato i seicento anni.
Il filo di lana veniva spinto nella terra con l'aiuto di un bastoncino.
Le Fate, asseriva nonna, passando da li avrebbero poi incantato il filo che una volta ripreso sarebbe servito per difendere gli animali dalle malattie, le mucche durante il parto e le donne incinte.
Le donne gravide infatti, si recavano sotto l'albero delle Fate per lasciare, durante queste notti il filo di lana, che le avrebbe accompagnate durante la gestazione e, soprattutto, durante il momento del travaglio.
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