Secondo la tradizione dell'entroterra erano le donne più anziane della famiglia a recarsi nelle fasce per raccogliere le erbe officinali.
Le erbe andavano raccolte all'imbrunire, prima che la rugiada della notte le bagnasse rendendole non conservabili.
Le anziane si recavano al troggiù in prima sera per raccogliere l'acqua da aspergere sulle radici della pianta come preghiera e segno di riconoscenza. Vi era una cantilena da recitare che, purtroppo, essendo tramandata a voce manca (forse) di qualche parola:
"Pè l'aegua de sàn Pè
Pè a ruzà de sàn Gioan
A stissà d'aiga
A te possa sarvà
A me possa aggiùttà"
L'unica luce, in queste sere, era quella della Luna (piena e dei giorni della Luna dei viandanti) se questa era crescente, calante o nera la luce era data da piccoli lumini ad olio.
Ancor ora, mi assicurano, alcune anziane dei paesini arroccati si riuniscono per la raccolta delle erbe.
Si possono scorgere, in questi tempi frenetici, dei lumi che, nella prima sera si muovono nei campi e nelle fasce, alla ricerca delle piante che durante l'Inverno aiuteranno chi ancora si lascia curare dalla Natura.
Immagine e ringraziamenti:
Triora all'imbrunire
nanopress.it
Ringrazio sentitamente gli anziani dell'entroterra ligure.
La saggezza e le testimonianze di questi maestri della tradizione e del sapere
non dovrebbero mai cadere nell'oblio.
Ringrazio sentitamente gli anziani dell'entroterra ligure.
La saggezza e le testimonianze di questi maestri della tradizione e del sapere
non dovrebbero mai cadere nell'oblio.
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