Mia nonna usava un metodo molto efficace per far piovere.
Da buona tempestaria aveva il potere di richiamare a se la pioggia, la grandine e la tempesta.
Tutto questo veniva svolto attraverso riti agrari e recitando cantilene che a volte accostavano la magia ai santi cristiani.Da buona tempestaria aveva il potere di richiamare a se la pioggia, la grandine e la tempesta.
Uno dei tanti riti che nonna compiva veniva accompagnato da una cantilena:
Prendeva una goccia d'olio, un pizzico di sale, una goccia d'acqua del pozzo, ed una foglia di Felce femmina. L'olio il sale e l'acqua venivano posti sulla foglia di Felce poi si sfregava la foglia nelle mani. Dopo si ponevano i palmi aperti verso il cielo, richiamando le nuvole e la pioggia.
A volte anche grandine e vento.
La cantilena faceva cosi':
E nùvìe vegnan chi,
E nùvie vegnan in sà,
ciòve, lampa e trùnn-a
tra nùa cun a fortùnn-a.
Il rito sembra funzionasse, tanto che molti contadini chiamavano nonna e altre due donne per ovviare ai problemi portati dalla troppa siccità.
Chi crede fosse solo fortuna? Chi crede fossero solo dei "casi"?
Non resta che provare!
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