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mercoledì 22 maggio 2013

Tra tradizione e magia. I sintomi del malocchio...


Ricordo come fosse ieri che all'ora del meriggio di un paio di anni fa ero seduta davanti all'uscio di casa con la nonna.

Parlavamo del da farsi per la festa di San Giovanni (Solstizio d'Estate) della raccolta delle erbe e di svariate altre cose.

Nel frattempo, dalla scala in pietra che collega la parte inferiore del paese a quella superiore, scese una donna, vestita di nero con un velo scuro sul viso ed i capelli sciolti. Notai subito che nonna la salutò velocemente, ed altrettanto velocemente girandosi verso di me mi intimò di non guardarla.

Rimasi, ricordo, incuriosita da questo fatto, tanto che la sera, sedute a tavola, durante la cena, chiesi il motivo dell'atteggiamento di poche ore prima.

Fuori il freddo dopo l'Ave Maria Serotina  era ancora pungente e, nonostante mancasse solo un mese al Solstizio d'Estate, la stufa veniva accesa ancora fino a tarda sera. Il tronco scoppiettava nel runfòu e questo, forse, rese le parole di nonna ancora più arcane...

Mi disse che quella donna "Marinin" era stata colpita dall' "Imbroju" (Imbroglio). Mi spiegò che l'imbroglio era una sorta di malocchio che portavano alcune persone all'uscita dalla chiesa dopo la messa.
Sembrava essere un accumulo di negatività che trovava terreno fertile dopo le funzioni sacre. Nonna continuò spiegando che durante le funzioni (soprattutto dopo una confessione) lo spirito della persona essendo più "pulito" era soggetto a questa sorta di malocchio.

La mia curiosità si fece più viva e continuai di conseguenza ad incalzare con le domande; nonna dal canto suo continuò con lo spiegare pacatamente.

Disse che i sintomi di questo Imbroju non si scostavano molto da quelli del più famoso malocchio. La Marinin ad esempio, in un primo momento fu colpita dall'Erisipela (sfogo siero-purulento della pelle) poi da una forte pacatezza (era donna molto sanguigna e virile), finendo poi con la balbuzie improvvisa.

Subito i parenti allarmati dalla situazione che andava degenerando, mandarono due degli uomini di casa a chiamare la nota "Magunna", nel paese vicino, che, per ben tre giorni tentò, attraverso scongiuri, cantilene, nenie ed unguenti, di far rinsavire la poverina purtroppo senza alcun risultato positivo.

Chiamarono così la "Fuinnà" che abitava nella parte inferiore del paese, che fece alla Marinin la "pentola ed il fegato". La Fuinnà disse che in vita sua non aveva visto mai un corpo contorcersi in quella maniera ed una pentola sbuffare e scoppiettare come quella sera.
Il giorno dopo la donna presentò febbre altissima e due grossi bubboni, uno sulla gamba sinistra ed uno sulla spalla destra, la balbuzie però svanì.

Ci volle una settimana, continuò nonna, per far sparire la febbre e i due bubboni, attraverso cantilene e invocazioni ai Santi. Pare addirittura che uno di questi bubboni si spostasse ad ogni segnatura.

La Marinin guarì, ma non del tutto, perchè da dopo l'accaduto cominciò a vestire di nero e a indossare una sorta di velo scuro sul viso, nonostante avesse solo trentacinque anni.

Nonna, per mia sorpresa, aggiunse con sguardo quasi di malizia, che il giorno dopo la guarigione di Marinin e la sparizione dei bubboni, si recò per il mercato nel paese vicino e li incontrò una cugina della "Imbrogliata".
Ne incrociò lo sguardo e vide lo stesso bubbone sul collo di questa, proprio dalla parte destra.

Nonna asserì che il bubbone era tornato al mittente .

Aggiunse, viste le mie continue domande, che i sintomi del malocchio o dell'imbroju sono svariati; vanno da febbri altissime a febbri intermittenti, dalla spossatezza al mutismo, dalla balbuzie alle malattie della pelle ed a molto altro ancora.

Ovviamente, continuò nonna, sta sempre a chi di dovere riconoscere e scindere la malattia vera dal malocchio.

9 commenti:

  1. *.* mi commuovo cosi'!!!!!Grazie!!!Grazie!!!

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  2. Bellissimo, cattura , mi sembrava di vederti seduta vicino al fuoco mentre guardavi la nonna.
    Elisabetta

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  3. Stria è un articolo magnifico, scritto col cuore dei ricordi e molto interessante. Mi piacerebbe sapere la pentola col fegato in cosa consiste. Complimenti e un abbraccio. Giò

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  4. Gio, sei sempre cara. Grazie di cuore.Grazie!Postero' l'articolo sulla pentola ed il fegato!

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  5. Complimenti è davvero molto bello e ben scritto. Tua nonna la sapeva lunga :P e adesso mi spiego molte cose.

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  6. E' davvero molto bello e tua nonna era una che la sapeva lunga. Complimenti davvero!

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  7. Grazie Annalisa!!!!! Grazie di cuore!!!

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