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domenica 2 febbraio 2014

A' Candieua...


"A-a Madonna da Candieua de l'inverno semmo feua, ma se cieuve ò se mette a neivâ, quaranta giurni àn da passâ"

La Candelora secondo i contadini è un giorno critico, perché se la giornata è calda e serena la Pasqua sarà ancora fredda e potrà ancora cadere la neve.
Se, al contrario, la giornata è fredda e piovosa,  l'Inverno si potrà considerare terminato.

In campagna per prudenza, si diceva che la Candelora segnava la metà dell'Inverno e che andavano controllate le scorte di cibo, di fieno e di legna perchè dovevano bastare fino all'inizio della Primavera.

Secondo la tradizione:

Di tutte le tradizioni campagnole, la Candelora è quella che più porto nel cuore. Ricordo i fiori dei crochi che spuntavano dalla neve colorando di lilla e di giallo il manto bianco candido che avvolgeva le fasce e ricordo, come un sogno, i biscotti che preparava mia nonna. Ne sento ancora l'odore ed il sapore. Impastati con la farina nuova, chiamati "Benedissìun", si consumavano la mattina della Candieua, ed avrebbero protetto la casa di chi li mangiava per tutto l'anno.

In questo giorno si purificavano con l'acqua di fonte le candele di cera d'api. Una di queste, benedetta in chiesa, la si accendeva durante i temporali per allontanare grandine e fulmini.



Si bruciavano dei piccoli mazzetti di ulivo e alloro. I fumi, sprigionati da questi nelle stalle, nei pollai ed anche nelle abitazioni purificavano l'aria e facevano si che i locali non venissero invasi da Camùe (camole) e parassiti. Le fumigazioni avevano il potere di tenere lontane anche le febbri. 


Vi è una cantilena che ancora adesso i vecchi intonano in paese, la riporto qui:


Disse il villano alla Candelora:
se acqua o neve viene giù, poi l'Inverno non c'è più.
Rispose il bove al villano:
l'Inverno finisce solo quando il prato inerbisce.
Aggiunse tremolante un vecchio infreddolito:
l'Inverno se ne va insieme con san Vito!*
Ribatté un asino testardo:
la Primavera sarà in ritardo finché tra i campi non spunterà il cardo.
Allora, la quercia di cent'anni sorrise e senz'affanni
a tutti insegnò: è cosa assai sicura
che l'Inverno arriva quando arriva
e dura finché dura.



Fonti:

Per la cantilena:

"Il Bugiardino 2014" 
Lunario rurale e popolare delle terre liguri 
Edizioni Piemme
Chiavari

Per le tradizioni:

Interviste concluse nell'anno 2013 
agli abitanti delle valli interne liguri.
Grazie per la pazienza.
Si ringraziano sentitamente Marisa, Maddalena e Luciano.


*San Vito cade il 15 Giugno.





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