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venerdì 22 marzo 2013

Tra tradizione e magia. Il mistero del quadro...


Appena mia mamma partorì, si trasferì con papà e me a casa dei nonni.

I nonni cedettero di buon grado la stanza matrimoniale ai miei genitori, di modo che potessero stare tranquilli e la mamma potesse tenere la culla accanto a se.

La sera mamma si sdraiava e si addormentava con me ancora attaccata al seno.

Con il passare del tempo, però, io non crescevo, ero sempre piccola ed insofferente, sempre affamata, mentre mamma non aveva praticamente più latte.

Così la famiglia cominciò a preoccuparsi.

Le provarono tutte, difatti io durante il giorno, mangiavo ed ero tranquilla, la notte mi attaccavo al seno ed il mattino ero insofferente e piangente.

Sentendo un giorno mia nonna raccontare una foa, mio padre, decise di non dormire per vegliare mia mamma.
La notte e la Luna, videro così, mia mamma addormentarsi con me al seno e mio padre vegliarci.
In piena notte accadde ciò che mio padre non si sarebbe mai aspettato di vedere.

Sopra alla spalliera del  letto di legno dei nonni, vi era appeso un quadro, raffigurante una Madonna con bambino; ebbene dal quadro in piena notte, usciva una grande biscia. Scendeva piano piano, e sempre con tranquillità staccava la mia bocca dal seno di mamma, e vi si attaccava.

Mio padre, incredulo chiamò, la sera seguente, i miei nonni che, a notte fonda videro la scena.
Decisero così di togliere il quadro e di spostarlo in una stanza vuota della casa.
Io cominciai a crescere ed a stare bene.

Nonna ammonì gli uomini, dall'uccidere la biscia, asserendo che questa poteva poi abbattere una maledizione sulla famiglia.

Da quel giorno nonna non salta un giorno nel portare una tazza di latte alla biscia.


Fonte:
Questa foa la raccontava mia nonna a mia mamma e di conseguenza a me.
L'ho riproposta scrivendola in prima persona.




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